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L’importanza della vitamina D

Aggiornamento: 28 giu 2019

La vitamina D è una sostanza essenziale importante non solo per la salute delle ossa, ma anche per ridurre il rischio per molte malattie croniche, tra cui malattie autoimmuni, diabete di tipo 2, malattie cardiache, molti tumori e malattie infettive.



È stato dimostrato inoltre che il deficit di vitamina D durante la gravidanza può non solo danneggiare la conservazione dello scheletro materno e della formazione scheletrica fetale, ma può anche influenzare negativamente lo sviluppo della placenta e l’“imprinting” fetale.


La vitamina D  sembra essere associata in qualche modo ad infertilità, infatti ha un effetto sulla produzione di ormone anti-Mulleriano (anti-Mullerian Hormone: AMH) e favorisce il mantenimento di una più efficiente riserva ovarica e quindi può regolare l’invecchiamento ovarico.


Per quanto riguarda la funzione riproduttiva maschile, numero, aspetto ed efficienza degli spermatozoi sembrano risentire di livelli troppo alti (>50 ng/ml) o troppo bassi (<20ng/ml) di vitamina D.


Sembra inoltre essere associata a sindrome metabolica in post menopausa ed è coinvolta nella patologia dell’obesità.


Dove si trova la vitamina D


I cibi che contengono la vitamina D non sono moltissimi, per cui una moderata esposizione solare rimane sempre il metodo migliore per mantenere il giusto apporto e l’assunzione con la sola dieta non è generalmente sufficiente.

Tuttavia, tra i principali alimenti con vitamina D troviamo:

  • olio di fegato di merluzzo

  • pesci grassi, in particolare sgombro, aringa, tonno, carpa, anguilla, pesce gatto e salmone

  • ostriche e gamberi

  • formaggi grassi

  • burro

  • tuorlo d’uovo

  • funghi (unica fonte vegetale di vitamina D)

  • carne di fegato



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