Leggere e capire le etichette nutrizionali
L’etichetta è l’insieme di tutte le informazioni che si riferiscono ad un prodotto alimentare, immagini e simboli compresi. Il contenuto dell’etichetta ci guida alla scelta del prodotto, soprattutto in termini di qualità e salute, che dovrebbero essere due dei quattro fattori che determinano la scelta di un alimento, insieme al prezzo e al gusto personale.
Le informazioni in etichetta
Denominazione di vendita (nome del prodotto e marca)
Elenco degli ingredienti (in ordine di quantità, il primo della lista è quello maggiormente presente)
Gli additivi
Il quantitativo (a volte sono indicate anche le porzioni)
Termine di scadenza e modalità di conservazione e utilizzo
Lotto di appartenenza del prodotto (eventuale filiera se prevista per legge)
Aromi, una categoria a parte?
No, anche questi vanno segnalati in etichetta, distinguendo tra aromi naturali (essenze, estratti, succhi ottenuti da materie vegetali) e artificiali (se prodotti in laboratorio). Meglio scegliere quelli naturali.
Additivi: sempre nocivi?
Si tratta di sostanze (consentite per legge solo per determinati alimenti e in quantità ben precise) usate pe diversi motivi: coloranti, emulsionanti, antiossidanti, edulcoranti. Molti additivi sono essenziali sia per conservare il prodotto sia per mantenere consistenza e sapore. Più il prodotto è fresco e meno processato però, minore sarà la presenza di additivi. In etichetta sono indicati con il nome per esteso o con una sigla, composta dalla lettera E seguita da un numero.
La scadenza
“Da consumarsi preferibilmente entro”: indica che le caratteristiche del prodotto rimangono inalterate fino alla data indicata, dopodiché lo si può comunque consumare ma non se ne assicura l’integrità.
“Da consumarsi entro” è una scadenza vera e propria, dopo la quale il produttore non garantisce più.
La data deve riportare giorno, mese e anno per i prodotti conservabili per meno di tre mesi (latte, latticini…); solo il mese e l’anno per gli articoli conservabili per più di tre mesi ma per meno di 19; solo l’anno per quelli in scatole conservabili oltre i 18 mesi (pelati, legumi…).
I nutrienti
Devono riferirsi sempre a 100 g o ml di prodotto (o facoltativamente anche a porzioni inferiori): questa informazione è importante soprattutto per capire l’apporto calorico di un prodotto e decidere quanto mangiarne.
Non lasciarti ingannare
La legge stabilisce che le etichette dei prodotti e il packaging non devono trarre in inganno il consumatore.
Non può attribuire proprietà ed effetti ad un prodotto se non li possiede (per es. “dimagrante”).
Non può dichiarare che un prodotto possiede caratteristiche particolari che in realtà sono proprie di tutti i prodotti simili.
Non può attribuire proprietà curative che in realtà non possiede.
I primi ingredienti della lista sono quelli maggiormente presenti: questa informazione ti serve sia per capire la qualità dell’alimento sia per comprendere quanti nutrienti e calorie stai assumendo in realtà. Per esempio una cioccolata spalmabile alle nocciole dovrebbe contenere fra i primi ingredienti il cacao e le nocciole e non lo zucchero.
“A basso contenuto calorico”: il prodotto non può contenere più di 40 kcal per 100 g o 20 kcal per 100 ml.
“A ridotto contenuto calorico”: il valore energetico del prodotto deve essere ridotto di almeno il 30% rispetto agli altri prodotti della stessa categoria.
“Senza zucchero”: il prodotto non può contenere più di 0,5 g di zucchero per 100 g o 100 ml.
“Senza zuccheri aggiunti”: tra gli ingredienti non devono esserci nemmeno saccarosio, glucosio, lattosio, maltosio, fruttosio, destrosio, sciroppo di glucosio né altri prodotti dolcificanti (per es. miele).
Una lista corta: meglio scegliere una lista di ingredienti corta. Molte aziende alimentari stanno lavorando per ottenere una short label.
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